
Crociere in Polinesia: un'avventura lunga mezzo giro del mondo
Crociere in catamarano in Polinesia, come ci siamo arrivati?
Perché in catamarano? Perché proprio questo catamarano?
Selavì, è un nome che suona come C'est la Vie: un nome un po' fatalista, perché la vita è strana e col tempo ci insegna a mai dire mai.
Dopo molti, moltissimi anni trascorsi a navigare per il mondo su barche a vela oceaniche, nel 2010 ci ritroviamo, con un bambino di 2 anni ed un'attività avviata di ecocrociere ai Caraibi, a riflettere su un catamarano.
Titubanza e dubbi: nel mondo della vela il catamarano è ancora visto con sospetto, ed anche noi, naviganti della scuola tradizionale, non facciamo eccezione. Ci informiamo, consultiamo, facciamo il giro col gommone degli ancoraggi per parlare con gli equipaggi di tutti i catamarani che incontriamo.
Alla fine scegliamo il Bahia 46 per le sue caratteristiche marine: alto sull'acqua e veloce, spazioso con le sue 4 cabine matrimoniali, ed allo stesso tempo maneggevole per essere portato da due persone in tutte le condizioni; non troppo grande, di modo da poter essere alato (= tirato in secca) in tutto il mondo.
Il nostro catamarano!
Troviamo Selavì in un porto di Ibiza, alle Baleari, ed è amore a prima vista. In poche settimane siamo pronti a salpare. È l'occasione per ripercorrere dopo anni le nostre amate rotte Mediterranee, la Corsica, le Baleari. Poi, pochi mesi dopo, riprendiamo la via dell'Oceano e torniamo ai Caraibi.
Verso la Polinesia
Inevitabilmente, dopo qualche anno, l'Oceano ed il viaggio chiamano ancora. Nel 2014 le porte del canale di Panama si aprono davanti alla nostra prua: ci aspettano mille e mille miglia di mare, le Galapagos, dove siamo rimasti 3 mesi, la Traversata del Pacifico, le Marchesi, la Polinesia.
Tante avventure, tante ecocrociere, tanti amici, tante onde, tante miglia.
Oggi, con mezzo giro giro del mondo nella scia, non potremmo essere più soddisfatti della nostra scelta: Selavì ci ha portato in comfort e sicurezza nei posti più belli, affrontando senza esitazioni due traversate oceaniche in famiglia ad equipaggio ridotto.
Grazie al suo pescaggio ed alla sua grande stabilità, abbiamo esplorato baie ed ancoraggi dove non avremmo potuto entrare con i monoscafi, ed oggi è senza dubbio il mezzo più adatto per scorazzare nell'arcipelago più bello del mondo, le Tuamotu.
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